GIANNI DE TORA |
CARTELLE /mostre di gruppo |
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1980 Galleria Linea Continua di Caserta 14-27 Giugno |
ARTICOLO DI ENZO BATTARRA SU ''IL DIARIO'' DI CASERTA IL 27 GIUGNO 1980 |
A LINEACONTINUA un dibattito su geometria e ricerca Oggi, venerdì 27 giugno, con un dibattito nel quale interverranno i critici Matteo D'Ambrosio, Luigi Paolo Finizio e CiroRuyu, si concluderà l'attività '79 - '80 dell'Associazione Culturale Lineacontinua. Tema dell'incontro sarà la mostra (che si chiuderà appunto oggi) del gruppo napoletano ''Geometria e ricerca'', al quale L.P.Finizio ha anche dedicato un volume:«L'immaginario geometrico», edito dall'Istituto Grafico Editoriale Italiano. Nato quattro anni fa, il gruppo «Geometria e ricerca» raccoglie presenze eterogenee, contando nelle sue fila artisti di formazione diversa. Dell'organico attuale fanno parte Renato Barisani, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Riccardo Alfredo Riccìni, Guido Tatafiore, Giuseppe Testa, Riccardo Trapani. Sono tutti artisti ormai affermati, ed alcuni di loro rappresentano dei veri e propri nomi «storici» nell'ambito artistico napoletano; gli altri anagraficamente venuti dopo, sono ugualmente forniti di ottimi curriculum personali, a dimostrazione di un'esperienza già acquisita, come lo dimostrano d'altronde le loro stesse opere, in cui è già maturo l'equilibrio tra forme e colori. Dunque, quell' ''incontro'' generazionale e non, che avremmo potuto ipotizzare, è di riscontro difficile, tale è il processo di omogeneizzazione culturale. Un vero gruppo, quindi, anche se ogni singolo artista mantiene un proprio stile, una propria poetica. Questo ritrovarsi assieme «nel segno della geometria» (volendo usare un'espressione di Filiberto Menna) ha costituito indubbiamente una piattaforma comune di notevole interesse, una base che, se da una parte sembra essere alquanto larga e percorribile secondo gli itinerari più bizzarri, dall'altra non ha provocato dispersione, probabilmente perchè già era chiara l'idea «geo- metrica» all'intero gruppo. Un 'idea sviluppata e confrontata collettivamente. in modo da raggiungere una perfetta coesione. Poi nasce dalle esperienze personali che ognuno ha maturato la diversificazione formale tra i sette artisti, facilmente individuabile, una volta «riflette» le opere. Ed è proprio questo diversificarsi formalmente che impreziosisce il lavoro del gruppo e dimostra come non vi sia sacrificio personale a favore del collettivo. In ultima analisi, un gruppo (nello specifico artistico) che salva l'individuo pur rimanendo gruppo è comunque un fatto positivo, soprattutto dal punto di vista concettuale. Poi, se il risultato finale è anche denso di interessi estetici il lavoro in toto va ancor più apprezzato. |
ARTICOLO DI ENZO DI GRAZIA SUL QUOTIDIANO '' LA GAZZETTA'' DI CASERTA DEL 22 GIUGNO 1980 |
GEOMETRIA E RICERCA A LINEACONTINUA L'Associazione culturale, Lineacontinua ospita, dal 14 giugno, una rassegna , itinerante, «Geometria e ricerca», che, dopo aver fatto tappa in molte città d'Italia negli ultimi due anni, si è mossa in que- st'ultimo periodo nell'ambito campano per proporre un gruppo di operatori - Barisani, De Tora, Di Ruggiero, Tatafiore, Riccini, Testa e Trapani - che, benchè spesso distanti tra loro per fatto cronologico, sono comunque accomunati da una ricerca che a Napoli, negli ultimi trent'anni, ha prodotto senza dubbio il meglio dell'attività artistica, come testimoniano anche i soli nomi, alcuni di autori forti di una tradizione e di una qualità di altissimo livello. Per la verità, non è facile accettare l'azzeramento, sotto una semplice e discutibile etichetta, non solo di autori tanto diversi e lontani ma anche di moduli decisamente divergenti in alcuni casi (si va dal concretismo storico al neocostruttivismo, dalla modularità seriale alla ricerca strutturale fino ad un neogeometrismo di difficile ''etichettazione'') ; e ben si rende conto lo stesso Luigi Paolo Finizio, che la mostra ha organizzato ed il fenomeno ha tentato di «storicizzare» nel volume «L'Immaginario geometrico» e- dito dall'I.EM., di quanto speciosa e funzionale possa essere il dimensionamento ad una sola linea di ricerche così varie e tutte certamente pregnantì e ricche. Ma è anche appena il caso di ricordare con quante difficoltà si muovano gli operatori nell'area napoletana e quanto difficile sia ottenere anche meritatissimi riconoscimenti a livello nazionale (si pensi solo all'adesione al MAC di Barisani, che forse per la prima volta trova una collocazione ed una individuazione storica chiara e definitiva). Anche in quest'ottica si è mossa, ospitando la mostra, l'Associazione Lineacontinua. |
foto di repertorio |
REDAZIONALE SUL QUOTIDIANO ''IL DIARIO'' DI CASERTA DEL 1 LUGLIO 1980 |
Dibattito fra operatori e critici d'arte Con ''Geometria e ricerca'' chiusura a Lineacontinua Si è tenuto nei locali dell'Associazione culturale Lineacontinua un dibattito sulla mostra in corso del gruppo ''Geometria e ricerca'' e sul volume ''L'immaginario geometrico'' scritto da Luigi Paolo Finizio per il gruppo napoletano. ''Geometria e ricerca'' comprende nomi di notevole interesse, riunitisi all'insegna dell'idea geometrica da circa quattro anni; sono: Renato Barisani, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Riccardo Alfredo Riccini, Guido Tatafiore, Giuseppe Testa, Riccardo Trapani. Il dibattito è stato introdotto da Enzo Battarra, che ha presentato i tre relatori - Matteo D'Ambrosio, Luigi Paolo Finizio e Ciro Ruyu - ed ha riassunto per somme linee l'attivita '79-'80 di Lineacontinua, conclusasi appunto con la mostra del gruppo ''Geometria e ricerca''. Nell'esaminare quanto era stato prodotto, Battarra ha analizzato il ruolo svolto dall' Associazione e le direttive secondo le quali si è mossa; in particolare, ha messo in evidenza il collegamento che esiste tra il momento di ''riflusso'' ed i momenti di ''spazio praticabile'' che Lineacontinua ha promosso, nonchè il Seminario Caserta '80, il quale si è avvalso anche della presenza di Achille Bonito Oliva. Ha preso poi la parola Matteo D'Ambrosio, il quale, tra l'altro, ha affermato che il gruppo ''Geometria e ricerca'' è ''...un momento felice dell'attività degli artisti napoletani negli ultimi anni, perché ha saputo mettere insieme dei protagonisti della scena delle arti visive napoletane con dei giovani, che si sono affacciati alla ricerca, alle pratiche linguistiche ed anche alla riflessione sullo specifico del segno iconico, della visione, della percezione, della fruizione dell'og- getto artistico...''. D'Ambrosio ha poi evidenziato che gli artisti del Gruppo discendono da una confluenza di ordine metologico e che il geometrico è anche il luogo che la cultura figurativa del Novecento ha spesso privilegiato dal punto di vista della sperimentazione. Ciro Ruju, poi, analizzando storicamente il fenomeno geometrico, ha affermato che in ogni momento di crisi generale l'artista sceglie una certezza: la certezza del metodo». L'unione dei sette artisti napoletani sul tema geometrico sarebbe, secondo Ruyu, la dimostrazione di una crisi strutturale che Napoli continua a vivere da anni. Nel suo intervento, Luigi Finizio ha sottolineato come la geometria viva la storia ''perchè è una realtà che appartiene alla coscienza dell'uomo'', sia occidentale, sia, per altri versi, orientale. Inoltre, Finizio ha definito quello geometrico un linguaggio puro ed ha evidenziato come la geometria esca da quello che è il concetto classico dell'opera che rappresenta in sè l'universo di cultura da cui proviene; la geometria, quindi, ha la possibilità di scavalcare la storia, sia in senso futuristico, sia in senso retroattivo. Al vivace dibattito che è seguito sono intervenuti altri «addetti ai lavori», tra cui Manigrasso, Del Vecchio, De Tora e Gabriele Marino. |
cartolina invito |
foto di repertorio |
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